Museo Civita

La struttura

Il Museo è ospitato all’interno di uno dei più bei palazzi rinascimentali di Grotte di Castro, progettato nella seconda metà del XVI secolo dall’illustre architetto Jacopo Barozzi, comunemente conosciuto come il Vignola. Utilizzato fino al 2008 come sede degli uffici comunali è stato restaurato e adattato alla nuova “funzione” con fondi della Regione Lazio.


Il percorso espositivo

Il percorso espositivo, incentrato sugli usi e costumi del popolo etrusco, ha inizio al primo piano: attraverso la “scala del tempo” possiamo ripercorrere al contrario le tappe più importanti che hanno in qualche modo segnato lo sviluppo di Grotte di Castro, messe in relazione con gli eventi che si sono avvicendati nel mondo.
Un pannello di notevoli dimensioni illustra il ruolo dell’abitato di “Civita” un centro di notevole rilevanza strategica situato nel territorio compreso tra il lago di Bolsena e la media valle del Fiora durante il VII ed il VI sec. a.C. Un filmato ci racconta la storia di Grotte di Castro e ci illustra i principali monumenti del paese.


Il maschile e femminile nel mondo Etrusco

La prima sala è denominata “il maschile e il femminile nel mondo etrusco”: all’interno delle vetrine sono esposti i corredi funerari rinvenuti nelle sepolture delle necropoli di Vigna la Piazza e Centocamere. Particolare importanza nel mondo femminile etrusco avevano la filatura e la tessitura: fusaiole, oggetti per l’ornamento e la cura del corpo (bracciali, fibule,vasi per oli profumati e pinzette depilatorie), rappresentano i segni distintivi del mondo femminile. I corredi delle tombe maschili invece esaltano il ruolo del guerriero con la presenza di armi (punte di lancia e di giavellotto, spade, pugnali) e del cacciatore (spiedi di ferro).


Aspetti del quotidiano

Nella stanza attigua si può ammirare una cucina etrusca. Nelle vetrine è riprodotta la tomba “Golini di Orvieto” che ci restituisce una rappresentazione delle attività che si svolgevano nella cucina di una casa aristocratica della prima metà del IV sec. A.C. I numerosi vasi d’impasto (olle, dolia, anfore) esposti nelle vetrine, ci permettono invece di gettare uno sguardo nella dispensa dove erano conservate le granaglie, i legumi, la farina, il vino, il latte. Invece il vasellame d’impasto con motivi dipinti a vernice bianca, recuperati in grande quantità, documenta la produzione nelle officine della Civita e l’esportazione nei centri vicini.


I segni del potere

Una sala, denominata “i segni del potere” è stata riservata all’esposizione del materiale recuperato nel 2010 nella t. 31 della necropoli di Vigna la Piazza con il quale si intende illustrare, in maniera didattica, le forme ideologiche del potere centrate sull’esibizione del fasto, sui consumi di lusso e sulla ritualità del banchetto mentre la monumentalità della struttura funeraria è resa mediante la proiezione 3D del rilievo.
Il banchetto, infine, è rappresentato mediante l’allestimento di una vera tavola imbandita con il servizio da mensa collocata all’interno di una casa etrusca.


Il mondo dell'aldilà

Scendendo al piano terra, si entra nel mondo dell’aldilà. In un pannello vengono segnalate le principali necropoli etrusche rinvenute nel territorio di Grotte di Castro che sono messe in relazione al territorio limitrofo. Nell’antichità grande rispetto era riservato ai defunti e alle necropoli. L’esame complessivo dell’ambito funerario, sia dal punto di vista dello spazio destinato alla sepoltura sia degli oggetti che accompagnavano il defunto, consente infatti di trarre informazioni sulle pratiche cultuali, risalire al sesso della persona defunta e di avanzare valutazioni sugli aspetti economici e sociali e sulla vita quotidiana degli etruschi. Si è cercato, tramite riproduzioni in scala reale di una tomba a camera e l’inserimento entro una vetrina di un sarcofago etrusco, di far capire al visitatore il rituale funerario attestato a Grotte di Castro.


Le Necropoli

Uscendo dal museo non si può far altro che andare a visitare le necropoli da cui provengono i reperti. Scendendo lungo la strada Gradolana si incontrano: la necropoli di Vigna la Piazza, Centocamere e infine Pianezze. In realtà l’unica fino a questo momento accessibile al visitatore è l’area archeologica di Pianezze con le sue tombe a camera del VII-VI secolo A.C.
E’ proprio in questa necropoli che possiamo ammirare la cosiddetta “Tomba Rossa”, della quale abbiamo visto la ricostruzione all’interno del museo.


Informazioni

Museo Civita e Necropoli di Pianezze e Centocamere

Info e prenotazioni:
Tel. 0763797173 / 0763796983
museo@novacastrum.it
bibliotecagrotte@libero.it

Il Museo Archeologico Civita e le Necropoli di Pianezze e di Centocamere di Grotte di Castro restano aperti secondo i seguenti orari:
• Periodo estivo (da aprile a settembre): da mercoledì a domenica ore 10:30 - 13:00 / 15:30 - 18:00.
• Periodo invernale (da ottobre a marzo): venerdì ore 10:30 - 13:00; sabato 10:30 - 13:00 / 15:00 - 17:00; domenica 10:30 - 13:00.

Dal 5 novembre al 31 marzo le necropoli rimarranno chiuse per manutenzione ordinaria.

Aperture straordinarie per i gruppi su prenotazione.

Costo del biglietto
INTERO (museo + necropoli di Pianezze e Centocamere) € 8,00
RIDOTTO (museo + necropoli di Pianezze e Centocamerei) € 5,00

Ingresso GRATUITO per gli accompagnatori di gite turistiche, per i docenti che accompagnano gite scolastiche, per i minori di 6 anni accompagnati dai genitori, per i portatori di handicap e loro accompagnatori e per le persone residenti a Grotte di Castro, Dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, previa presentazione dell’apposito tesserino; Funzionari e Amministratori della Provincia e della Regione, nell’esercizio delle proprie funzioni, che accompagnano delegazioni in visita ai parchi preannunciati da comunicazione specifica;
Forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Finanzieri, Corpo Forestale) nell’esercizio delle proprie funzioni; funzionari della Soprintendenza.

VISITA GUIDATA € 5,00 a persona per minimo 10 persone;
da 1 a 9 persone costo della visita guidata € 50,00
(in entrambi i casi bisogna aggiungere il biglietto di ingresso).

Dal 1 aprile, con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 che stabilisce la fine dello stato di emergenza, cambiano le modalità di accesso ai luoghi della cultura: per l’ingresso ai musei, parchi archeologici, mostre e altri luoghi della cultura non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo di utilizzo delle mascherine chirurgiche.