La Necropoli di Centocamere

La Necropoli di Centocamere

La necropoli di “Centocamere” (Casale Centocamere) deve la sua suggestiva denominazione alla presenza di numerose tombe collegate tra di loro da un intricato sistema di fori e di cunicoli aperti nelle pareti delle camere funerarie dai clandestini per passare più agevolmente dall’una all’altra struttura funeraria. Tutta la collina di Centocamere risulta, infatti, interessata dalla presenza di strutture funerarie scavate nella roccia tufacea, che appaiono disposte almeno su tre ordini, per un totale di oltre cinquanta tombe con deposizioni plurime.

Situata di fronte al pianoro di Civita, sul versante occidentale, costituisce, dal punta di vista cronologico, il secondo nucleo della necropoli di Grotte di Castro dopo quello di Vigna la Piazza. Le tombe fino ad ora indagate mostrano un arco cronologico compreso nel VII sec. a.C., ponendosi in una fase più antica rispetto alla necropoli di Pianezze, utilizzata per tutto il VI sec. a.C.

Completamente diversa da quest'ultima appare anche l'architettura funeraria. A Centocamere le tombe si sviluppano principalmente lungo un asse perpendicolare all'ingresso, ma è frequente anche la realizzazione di più piccole camere laterali. La tomba più imponente finora riportata alla luce (CC4) si sviluppa per una lunghezza di sedici metri e comprende cinque camere coassiali e tre camere laterali. Complessivamente vi furono deposti diciannove inumati: sedici in fossa e tre in loculi praticati nelle pareti.
Le campagne di scavo hanno inoltre evidenziato, inaspettatamente, un tratto del sentiero antico che gli etruschi percorrevano durante i funerali. Attualmente, come allora, il percorso nel bosco di Centocamere risulta assai impervio; per superare i punti più ripidi si intagliavano, quindi, nel tufo una serie di gradini come quelli rinvenuti davanti all'accesso della tomba CC 7.
In età medievale alcune tombe etrusche furono riutilizzate per ricavarne ambienti adibiti all’allevamento di volatili: i cosiddetti “colombai”.


Informazioni

Museo Civita e Necropoli di Pianezze e Centocamere

Info e prenotazioni:
Tel. 0763797173 / 0763796983
museo@novacastrum.it
bibliotecagrotte@libero.it

Il Museo Archeologico Civita e le Necropoli di Pianezze e di Centocamere di Grotte di Castro restano aperti secondo i seguenti orari:
• Periodo estivo (da aprile a settembre): da mercoledì a domenica ore 10:30 - 13:00 / 15:30 - 18:00.
• Periodo invernale (da ottobre a marzo): venerdì ore 10:30 - 13:00; sabato 10:30 - 13:00 / 15:00 - 17:00; domenica 10:30 - 13:00.

Dal 5 novembre al 31 marzo le necropoli rimarranno chiuse per manutenzione ordinaria.

Aperture straordinarie per i gruppi su prenotazione.

Costo del biglietto
INTERO (museo + necropoli di Pianezze e Centocamere) € 8,00
RIDOTTO (museo + necropoli di Pianezze e Centocamerei) € 5,00

Ingresso GRATUITO per gli accompagnatori di gite turistiche, per i docenti che accompagnano gite scolastiche, per i minori di 6 anni accompagnati dai genitori, per i portatori di handicap e loro accompagnatori e per le persone residenti a Grotte di Castro, Dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, previa presentazione dell’apposito tesserino; Funzionari e Amministratori della Provincia e della Regione, nell’esercizio delle proprie funzioni, che accompagnano delegazioni in visita ai parchi preannunciati da comunicazione specifica;
Forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Finanzieri, Corpo Forestale) nell’esercizio delle proprie funzioni; funzionari della Soprintendenza.

VISITA GUIDATA € 5,00 a persona per minimo 10 persone;
da 1 a 9 persone costo della visita guidata € 50,00
(in entrambi i casi bisogna aggiungere il biglietto di ingresso).

Dal 1 aprile, con l’entrata in vigore del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 che stabilisce la fine dello stato di emergenza, cambiano le modalità di accesso ai luoghi della cultura: per l’ingresso ai musei, parchi archeologici, mostre e altri luoghi della cultura non è più richiesto il possesso del green pass rafforzato, né di quello base. Resta l’obbligo di utilizzo delle mascherine chirurgiche.