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29-08-2010 Inaugurazione della Croce dei giovani

Il 29 agosto alle 17,00, con una toccante cerimonia, è stata inaugurata presso il Cimitero Comunale la Croce dei Giovani un monumento-simbolo religioso dedicato ai giovani conu doppio significato: quello di commemorare i concittadini che ci hanno lasciato prematuramente e quello di essere un “segno” di speranza e un punto di riferimento per i giovani d’oggi.
Alla cerimonia erano presenti varie associazioni locali: i Piccoli Portatori Maria SS del Suffragio, i Fedeli Maria SS del Suffragio, le Confraternite locali, la Polisportiva Real Azzurra, il Consiglio Giovani e Associazione Pro Loco, i Presidenti del Presepe Vivente, Corteo Storico, Pro Festival del Sorriso.
Sotto l'attenta regia del presentatore Mario Cesaretti e dopo il discorso di di apertura di Don Tancredi si sono susseguiti vari interventi:
Vania Costa sul "senso della vita", l'Assessore alla Cultura Dr. Riccardo Rossi su "“Il valore dei giovani oggi “,

E' stata poi scoperta la Croce sulle note di "One" e, in un clima di totale silenzio nonostante la presenza di circa 400 persone, è stata data lettura dei nomi dei giovani prematuramente scomparsi.

In seguito, dopo l“Ave Maria” di Franz Schubert cantata da Luana Lanciano, sono seguiti altri interventi: Enrico Valenti che ha letto il Messaggio Papa Giovanni Paolo II ai giovani, i giovani Gabriele Piccinelli e Silvia Marcacci con una Preghiera.

Ha concluso la cerimonia l'intervento del Sindaco di Grotte di Castro, Piero Camilli e quella dell'Associazione Ragazzi del Cielo, Ragazzi della Terra, Presidente Don Giosy Cento.

Riportiamo alcuni degli interventi della giornata:

Vania Costa - LA VITA
Quando penso a cosa vorrei da questa vita che mi è stata donata per la seconda volta,mi vengono in mente le parole che scrivono i ragazzini della scuola elementare,quando gli dai un tema su quello che li renderebbe felici o su cosa vorrebbero fare da grandi;e loro con l’ innocenza dei loro cuori,scrivono che vorrebbero un mondo senza guerre,vorrebbero che i bambini non venissero più maltrattati e sfruttati,vorrebbero diventare ricchi per aiutare i più poveri,vorrebbero anche che i loro genitori non litigassero più;desiderando cose che per noi adulti sembrano banali,scontate. Ma a volte mi trovo a quarant’anni a pensare che quelli con la testa sulle spalle sono proprio i bambini ,con la loro anima pura e incontaminata;l’anima che spesso noi grandi mettiamo in disparte,l’anima che nei momenti difficili ci riconduce alla vita e allontana la deleteria presenza di chi non conosce al vita,perché non la vive,perché ha imboccato la via dell’apparenza.
Ho letto un libro,dove un ragazzo come me sogna di intervistare DIO e nel sogno gli domanda:” Cosa ti sorprende dell’umanità?” e DIO gli risponde”Siete cosi’ ansiosi per il futuro che vi dimenticate del presente,vivete la vita come se non doveste morire mai e morite come se non aveste mai vissuto. Vi stancate presto di essere bambini,avete fretta di crescere e poi vorreste tornare piccini. Perdete la salute per guadagnare i soldi e poi usate i soldi per recuperare la salute.
Il ragazzo gli fece poi un’altra domanda:”Padre,che lezione di vita desideri che i tuoi figli imparino?”
DIO rispose con un sorriso:”IMPARINO che non possono pretendere di essere amati da tutti,però che ciò che possono fare è lasciarsi amare dagli altri,IMPARINO che ciò che vale di più non è quello che fanno nella vita,ma che hanno la VITA stessa. IMPARINO che non è bene paragonarsi agli altri,IMPARINO che una persona ricca non è quella che ha di più, ma è quella che si accontenta dell’essenziale,IMPARINO che in alcuni secondi si ferisce profondamente una persona che si ama e che ci vogliono molti anni per cicatrizzare la ferita. IMPARINO a perdonare e a praticare il perdono,IMPARINO che ci sono persone che vi amano profondamente,ma che non sanno come esprimere o mostrare i loro sentimenti,IMPARINO che due persone possono vedere la stessa cosa in modo differente,IMPARINO che non si perdona mai abbastanza gli altri,però bisogna sempre imparare a PERDONARE se stessi e IMPARINO soprattutto che DIO è sempre qui…sempre.
Dopo aver letto questa pagina,ho pensato che chi l’ha scritta ha messo nero su bianco la verità su noi uomini e cioè che molto spesso apprezziamo quello che abbiamo quando stiamo per perderlo e non ci rendiamo conto che quando abbiamo la VITA,abbiamo tutto.
Costa Vania


Riccardo Rossi - Assessore alla Cultura - IL VALORE DEI GIOVANI OGGI “
A nome dell’Amministrazione Comunale di Grotte di Castro, vorrei ringraziare coloro che, con impegno e collaborazione, hanno reso possibile la realizzazione della “Croce dei Giovani”, un simbolo religioso che per la nostra comunità assumerà una doppio significato:
commemorare i concittadini che ci hanno lasciato prematuramente ed essere anche un “segno” di speranza, un punto di riferimento per i giovani d’oggi, che avranno il compito di mantenere vivi la devozione e il sentimento religioso da sempre presenti nel nostro paese.
Parlare dei giovani, del loro valore, del ruolo che occupano nella società odierna, non è semplice: spesso ci lasciamo andare a giudizi affrettati, a volte non comprendiamo i loro comportamenti;
ma i giovani, pur manifestando diverse fragilità, restano aperti, disponibili e generosi….
“Chi sono i giovani d’oggi ?”
- sono quelli che cercano ragioni di vita sui cui costruire la propria esistenza;
- sono quelli che hanno un approccio ludico alla vita, che hanno bisogno di fare baldoria, ma al tempo stesso sono capaci di generosità, dedizione e solidarietà;
- sono quelli sensibili ai discorsi che rivelano il senso dell’amore umano, della coppia e della famiglia;
- sono quelli che credono sul valore del matrimonio, sulla famiglia composta da un uomo e una donna con i loro figli, sulla scuola e sull’educazione, che credono alle leggi morali e civili , al senso di giustizia e di pace;
- sono quelli che, pur avendo problemi, pur vivendo esperienze negative, hanno sete di un qualcosa di diverso, sono alla ricerca di valori veri .
E’ dovere della società a cui apparteniamo sostenere i loro progetti, risvegliare l’interesse dei giovani, e garantire loro degli “esempi di vita”…,
esempi che gli possano trasmettere la sicurezza e convinzione necessaria, insegnare loro a vivere nel rispetto dei valori, a parlare di vita laddove sono presenti fatti di morte, fallimenti affettivi, disoccupazione, solitudine e abbandono.
Mi auguro infine che i simboli di pace, fede e fratellanza espressi nella croce possano essere uno stimolo per tutti i giovani, grottani e non, per migliorare la società in cui viviamo.

Grotte di Castro, 29.08.2010
L’Assessore alla Cultura
Riccardo Rossi




Enrico Valentini: Messaggio Giovanni Paolo II ai giovani – Viterbo 27 maggio 1984
Titolo: “La nuova civiltà o sarà fondata sull'amore o non sarà”

Carissimi giovani!

1. L'ultimo incontro di questa giornata così intensa, l'incontro che conclude e, in certo senso, corona la significativa esperienza che mi è stato dato di vivere in questa vostra antica città, è quello con voi, ragazzi e ragazze di Viterbo e delle località vicine, che numerosi siete convenuti in questa piazza per testimoniare la vostra fede ed esprimere con suoni e con canti la gioia che portate nel cuore.

A voi il mio saluto cordiale! Un saluto che intende raggiungere altresi tutti i giovani vostri coetanei, anche quelli lontani dagli ideali che alimentano il vostro entusiasmo. Sappiano anch'essi che il Papa ha avuto per loro un pensiero affettuoso. Egli infatti è convinto che, pur in situazioni molto diverse, essi continuano a interrogarsi sul senso della loro esistenza e sulle scelte che potrebbero dare appagamento alle attese del loro cuore.

L'augurio che ad essi rivolgo è che non si stanchino di cercare, perché se sapranno perseverare con animo disponibile e aperto non mancheranno alla fine di incontrare la risposta convincente ed esaustiva. Questa risposta - voi che mi ascoltate lo sapete - è Cristo, Uomo-Dio, morto e risorto per la salvezza del mondo.
…..
2. Cristo è l'uomo nuovo, l'uomo perfetto. A voi il compito di farvene testimoni credibili con la parola e con l'esempio, perché anche ad altri cuori sia data la gioia dell'incontro risolutivo e beatificante con lui.
Giovani, siate testimoni della novità di Cristo innanzitutto nella vostra vita personale. Il Battesimo ha posto in voi il germe della vita stessa di Cristo. Capite che significa questo? Voi portate nell'anima la vita di un risorto.
………
Ecco, dunque: il cristiano è chiamato ad essere un uomo nuovo nel modo di pensare, nuovo nel modo di sentire, nuovo nel modo di comportarsi. In lui si deve affermare progressivamente un'armonia tra pensiero e azione, tra sentimento e istinto, tra spirito e carne, che susciti in quanti lo avvicinano la percezione della forza superiore che opera in lui.
………..
A voi giovani che avete la fede, l'ardua ma affascinante missione di proporre al mondo contemporaneo la testimonianza di quel che è un essere umano rinnovato interiormente dal Cristo risorto.
…………
3. V'è ancora un terzo aspetto della novità di Cristo, che voi giovani siete chiamati a testimoniare di fronte al mondo: è quello di un nuovo rapporto con l'ambiente naturale che vi circonda.
L'uomo, soprattutto in questo ultimo secolo, ha fatto un uso delle realtà terrestri che in non pochi casi si è dimostrato irresponsabile: sono molte ormai le voci che denunciano la "crisi ecologica", da cui è oggi minacciata l'umanità. Occorre imparare a guardare alla natura con occhi nuovi.
Ebbene, chi può fare ciò meglio del cristiano, che dalla fede è guidato a scoprire nelle realtà del mondo l'opera sapiente e munifica del Creatore? Sole e stelle, acqua e aria, piante e animali sono doni con cui Dio ha reso confortevole e bella la dimora che nel suo amore ha preparato all'uomo sulla terra.
………….
Come potrebbe il cristiano non sentirsi influenzato da una simile prospettiva nel quotidiano rapporto con le realtà terrestri che lo circondano? Ecco, dunque, l'atteggiamento del credente: di fronte al creato egli ammira, ringrazia, loda; e, pur valendosi di ciò che il Creatore ha profuso nell'universo, non si abbandona a un uso dissennato delle risorse, né si lascia tentare da forme di arbitraria violenza verso i componenti di quel "regno animale", al quale egli stesso, pur emergendone per la prerogativa dello spirito, nella dimensione corporea appartiene. Il mondo non è frutto del caso, ma opera sapiente di Dio. Esso inoltre è destinato a una misteriosa trasformazione finale che lo disporrà ad "entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio". Occorre quindi procedere in modo da non sconvolgere il piano divino, rischiando di provocare conseguenze catastrofiche per l'umanità di oggi e, soprattutto, per quella di domani.

C. Carissimi giovani, ecco la mia consegna: siate testimoni del Cristo risorto nella novità della vostra vita personale, nella novità del vostro rapporto con gli altri, nella novità del rapporto con l'ambiente.
……
Cari allievi, compite con serietà e impegno i vostri corsi, per portare domani nel campo della vostra attività, oltre alla necessaria competenza, quel senso di responsabilità, di dignità e di dedizione che la società si attende da voi.

Viterbo, domenica 27 Maggio 1984