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07-03-2016 Risultati della valutazione chimica e sensoriale degli oli prodotti nel comprensorio dei comuni di Grotte di Castro, Latera e Gradoli, a cura dell'Associazione Culturale "Caffè Menerva"



La coltivazione dell'olivo, nel territorio preso in esame, non ha certamente la stessa importanza economica di zone come Canino o Vetralla sia per conformazione del territorio sia per tradizione, con i vecchi ulivi quasi sempre posizionati ai margini degli appezzamenti della coltura principale (vigna, grano, patata, ecc).

Recentemente però c'è stato un notevole aumento di nuovi impianti di uliveti con criteri più moderni, sia da parte di aziende agricole, sia da parte di hobbisti che hanno riscoperto il piacere dell'olivicoltura e la soddisfazione di produrre un olio di qualità per sé e per gli amici.
Tutto ciò comporta una riqualificazione e caratterizzazione del nostro bellissimo territorio che va compresa, incoraggiata e sostenuta in ogni modo.

La nostra indagine ha esaminato dei campioni di olio di oliva prodotto prevalentemente per l'auto-consumo, nello spirito di fornire all'olivicoltore non professionista quelle informazioni e conoscenze utili per cercare di ottenere un prodotto di qualità sempre più elevata.
Hanno aderito all'iniziativa 23 produttori, per un totale di 500 q di olive, 55 q di olio prodotto per un valore economico stimato di 4500,00 €. Un campione che, seppure modesto, riteniamo comunque significativo e rappresentativo, per le modalità operative, delle caratteristiche e della qualità dell'olio prodotto in zona.

I parametri chimici, effettuati dall'Istituto Agrario di Bagnoregio e dall'Istituto chimico Biologico di Acquapendente, sono risultati i seguenti:

- acidità totale media: 0,214%
- n° perossidi media: 6,93
- K232 medio: 2,13
- K270 medio: 0,149


Tali valori sono ampiamente al di sotto dei limiti previsti sia per gli extavergini che per l'olio Dop Tuscia il cui protocollo di produzione dovremmo conoscere meglio e seguire, perché produrre un olio di qualità e senza difetti è possibile ma non facile come si può pensare.

Le principali e necessarie procedure da adottare, come abbiamo ricordato ai presenti alla conferenza, sono:
- Partire da un prodotto (olive) il più possibile sano (mosca e olive schiacciate e danneggiate), raccolto al giusto stadio di maturazione (invaiatura superficiale per il 50% delle olive);
- Conservare le olive in cassette, tenerle al riparo e al fresco, farle molire prima possibile e comunque non oltre 3 giorni dalla raccolta;
- Scegliere un frantoio che dia garanzie di pulizia e corretta molitura.
Cosi facendo non è assicurato un olio da premio, ma sicuramente un prodotto di qualità migliore di quello di reclamizzate ditte che troviamo in commercio.