Basilica Santuario di Maria SS. del Suffragio

La Basilica Santuario Maria SS. del Suffragio fu costruita nel 1625 su una preesistente chiesa dedicata al culto di San Giovanni Battista risalente all’VIII-X secolo e più precisamente al periodo in cui gli abitanti della Città di Tiro (l’attuale collina denominata Civita) — distrutta dall’invasione dei Longobardi — diedero origine al Castrum Cryptarum. Sottoposta in origine alla giurisdizione del vescovo di Orvieto, nel 1378 passò alla Diocesi di Montefiascone. Nel 1462 fu visitata da Pio II che la omaggiò con un prezioso reliquiario, una Croce e un calice oltre a concedere l’indulgenza di sette anni e sette quarantene a tutti coloro che in occasione della festa di San Giovanni Battista, avessero visitato il tempio e versato un’offerta per la sua manutenzione. Purtroppo non ci è dato conoscere nel dettaglio la struttura originaria della Chiesa e le sue trasformazioni nel tempo, tranne che per le notizie contenute nelle Visite Pastorali soprattutto quelle del 1578 e del 1611 dalle quali si evince la presenza di un campanile, una sacrestia, un pulpito, un cimitero, quattro altari, sette cappelle e un pavimento posto a una quota inferiore rispetto all’attuale.
Nel 1616, mentre era Pievano Don Ascanio Salci, venne a predicare a Grotte il frate cappuccino Padre Angelo da Ronciglione. Tenace diffusore del culto mariano e umile frate, fece giungere da Roma a Grotte di Castro una statua lignea della Madonna dalla via del Lago che collegava il paese a Bolsena.Tanta fu la calca della popolazione che si mosse ad accoglierla che molti caddero dalla rupe alquanto instabile ma, miracolosamente, nessuno si fece male. Questo prodigio e i numerosi altri che seguirono richiamarono pellegrini da ogni parte tanto che la Madonna venne denominata Madonna dei Miracoli. Visto il continuo affluire di visitatori non solo fu nominato un Cappellano con l’incarico di occuparsi dell’accoglienza, di celebrare le Messe e cantare ogni giorno le Litanie, ma con le offerte raccolte si pensò addirittura di erigere un nuovo tempio più elegante e sontuoso di quello esistente. Per interessamento del Cardinale Protettore Odoardo Farnese un così rilevante compito fu dato all’architetto Girolamo Rinaldi e la fabbrica, iniziata nel 1625, fu completata con la cupola ovoidale eretta da Andrea Selvi nel 1672. Il 12 ottobre 1698 il card. Marco Antonio Barbarigo, vescovo di Montefiascone e Corneto, consacrò il sacro edificio in onore di Maria SS. del Suffragio e di San Giovanni Battista.
Per interessamento di Milord Riccardo Hodward dei duchi di Norfols prima e di Mons. Antonio Tasca poi, nel 1723 il Capitolo Vaticano decretò l’incoronazione della statua della Madonna del Suffragio e la cerimonia si tenne il 23 maggio 1728 festa della SS. Trinità. Con il fine di perpetuare nel tempo tale celebrazione, si stabilì di ripetere ogni 15 anni con la stessa solennità, per la durata di tre giorni, i festeggiamenti in onore della Vergine SS. del Suffragio. La festa della Madonna del Suffragio si celebra ogni anno l’8 Settembre. A cadenza decennale è prevista invece la tradizionale “discesa”.

L’interno della Basilica Santuario Maria SS. del Suffragio ideata dall’Architetto Girolamo Rinaldi, con cupola ovoidale di Andrea Selvi — modificata in parte e decorata dall’Architetto Luigi Fontana con l’aiuto di Nicola Achilli e Mariano Pepi — si presenta a croce latina con quattro cappelle laterali e ospita, oltre all’immagine lignea della Vergine, preziosi intarsi lignei di epoca barocca. Entrando dall’unica porta centrale è possibile ammirare a sinistra la cappella del Fonte Battesimale nella quale, un’ampia cancellata in ferro battuto (fine XIX sec.) immette nell’Oratorio o Cappella del SS. Sacramento. Sulla Portale d’ingresso è posizionato l’Organo mentre nella parte sovrastante si trova il Battesimo di Gesù che richiama la scuola di Pietro da Cortona. Sull’altare maggiore, all’interno di un’imponente e maestosa Gloria in legno dorato — progettato dal romano Bartolomeo de Zettis — si trova un’edicola, sorretta da tre angeli e sormontata dalla corona reale, dove è collocata la prodigiosa effigie della Madonna del Suffragio (dell’inizio del XVII sec.).

Dettagli
Cappella o Oratorio del SS. Sacramento: ampia ed elegante, circondata da un seggio in noce, con soffitto ligneo a lacunari, sorretto da colonne doriche, parimenti di legno, opera di Vincenzo Salotti su disegno dell’arch. Luigi Fontana (1888).
Crociera del SS. Crocifisso e S. Flavio: Nella pala d’altare è rappresentato il “SS. Crocifisso tra i santi Francesco d’Assisi e Maria Maddalena” (scuola di Guido Reni).
Presbiterio: i lati del presbiterio sono impreziositi da un pregevole coro di noce del XVIII secolo con venti scanni. Il dossale è costituito da una imponente e maestosa Gloria in legno dorato del romano Bartolomeo de Zettis, nella cui edicola, sorretta da tre angeli e sormontata dalla corona reale, è collocata la prodigiosa effigie della Madonna del Suffragio (dell’inizio del XVII sec.). Ai lati, sopra il coro ligneo, due grandi affreschi del Fontana raffigurano rispettivamente la Natività e la Decollazione di San Giovanni Battista.
Bussola e orchestra: attraversando la navata, davanti la porta centrale, bussola in noce (sec. XVIII - Morganti di Montefiascone) con sopra cantoria in legno con intagli dorati e, al centro, organo di Angelo Morettini di Perugina (1872), racchiuso in elegante cassa in legno dorato.
Oratorio di Santa Croce: fu eretto dall’omonima confraternita nel sec. XVIII. Vi si trova il paliotto e tabernacolo ligneo dell’Altare Maggiore e una pala raffigurante il “SS. Crocifisso tra i santi Francesco d’Assisi e Filippo Neri”.
Museo: si sviluppa sotto la sacrestia, il presbiterio e parte della navata centrale. Vi si scende per una piccola scala in pietra: è composto da un ampio vano e di 23 stanze, ricavate da tombe messe in comunicazione tra loro. Tra gli oggetti principali: candelabro del cero pasquale; tenda ricamata dalla Ven. G. Calandri, 1727; paramenti dei secoli XVII-XIX; serie di carteglorie in legno dorato e metallo argentato; affresco con S. Francesco che riceve le stimmate; sepoltura risalente al secolo XVII (sono visibili i resti mummificati di una donna); reperti di epoca preistorica, protostorica e periodo etrusco arcaico.

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